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Le vitamine C e vitamina E prese singolarmente, anche a dosi molto elevate, non possono agire efficacemente quanto la loro associazione.

Uno studio evidenzia che gli sportivi allenati che seguono per due settimane una dieta povera di antiossidanti registrano, durante lo sforzo, un aumento dello stress ossidativo e un maggiore senso di stanchezza (Fonte: Watson TA, Callister R, et al. Antioxidant restriction and oxidative stress in short-duration exhaustive exercise).

Ciò potrebbe essere spiegato da una concentrazione inferiore di acidi grassi nel sangue dovuta a mancanza di antiossidanti, il che suggerisce una minore mobilizzazione di grassi.

Poiché i radicali liberi sembrano favorire l’insorgere della stanchezza muscolare, assumere antiossidanti potrebbe ritardarne la comparsa.

Una ricerca ha fatto assumere, tre giorni alla settimana per un mese, 200mg di NAC (Acetylcysteine) o un placebo a dei tennisti che si cimentavano nel bodybuilding (Fonte: Kinscherf R, Hack V, et al. Low plasma glutamine in combination with high glutamate levels indicate risk for loss of body cell mass in healthy individuals: the effect of N-acetyl-cysteine).

L’aumento del volume di lavoro era inteso a portarli rapidamente al sovrallenamento.

L’uso del NAC ha permesso di dimezzare l’entità della perdita muscolare e ha impedito l’accumulo di tessuto adiposo individuato nel gruppo sotto placebo.

L’ipotesi è che l’eccesso di allenamento porti alla riduzione del tasso di glutatione muscolare, e quindi a importanti alterazioni cellulari che è possibile prevenire usando il NAC, precursore del glutatione.

In uno sportivo con un basso tasso di antiossidanti, i benefici dell’integrazione riguardano essenzialmente la salute.

Per esempio, dei corridori che si allenano 7,5 ore alla settimana hanno ricevuto per un mese un’integrazione di vitamina C e vitamina E.

L’apporto totale di vitamina C è stato portato a 277 mg contro 162 mg nel gruppo di controllo.

Quanto alla vitamina E, il gruppo trattato con gli antiossidanti aveva un apporto di 60 mg contro 15 mg del gruppo di controllo.

L’effetto principale degli antiossidanti è stato quello di innalzare le concentrazioni di vitamina C ed E nei neutrofili (cellule immunitarie).

I risultati suggeriscono che gli antiossidanti siano in grado di favorire il sistema immunitario che non è sempre del tutto efficace dopo lo sforzo.

Alcuni autori confermano il ruolo dello stress ossidativo adducendo tra gli aspetti negativi il calo della prestazione e l’aumento del catabolismo muscolare.

In risposta allo stress ossidativo, il corpo accresce la concentrazione di enzimi protettivi.

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