La curcuma longa L. (famiglia delle Zingiberaceae) e il suo composto polifenolico curcumina sono stati sottoposti a una serie di indagini antimicrobiche per la diffusione negli usi tradizionali e per i bassi effetti collaterali. La curcuma longa L. e la curcumina si sono distinte per le attività antimicrobiche contro diversi batteri, virus, funghi e parassiti. I risultati promettenti per l'attività antimicrobica della curcumina l'hanno resa un buon candidato per migliorare l'effetto inibitorio degli agenti antimicrobici (Fonte: Fonte: Moghadamtousi SZ, Kadir HA, et al. A review on antibacterial, antiviral, and antifungal activity of curcumin).
La curcuma, e a sua volta la curcumina, è uno dei pochissimi prodotti naturali promettenti che è stato ampiamente studiato dai ricercatori sia dal punto di vista biologico che chimico (Fonte: Priyadarsini KI. The chemistry of curcumin: from extraction to therapeutic agent).
Antinfiammatorio. L'infiammazione può promuovere lo sviluppo di artrite, obesità, cardiovascolare, diabete di tipo II, pancreatite, malattie metaboliche e neurodegenerative. Composti isolati dalle piante sono stati praticati fin dall'antichità per curare vari disturbi tra cui disturbi infiammatori e per sostenere le normali funzioni fisiologiche. La curcumina (diferulilmetano) è un colorante giallo, estratto dalla curcuma, che è stato utilizzato per la prevenzione e il trattamento di varie malattie infiammatorie. Numerosi studi hanno dimostrato che la curcumina modula molteplici bersagli molecolari e può essere tradotta nelle cliniche per molteplici processi terapeutici. Ci sono prove convincenti che la curcumina può bloccare la proliferazione cellulare, l'invasione e l'angiogenesi (Fonte: Shehzad A, Qureshi M, et al. Multifunctional curcumin mediate multitherapeutic effects).