Con integratori alimentari – o supplemento nutrizionale – si comprende l’uso di vitamine, minerali e altri prodotti alimentari quali, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive destinate ad integrare la comune dieta, ad avere un effetto nutritivo o fisiologico ed in alcuni casi a prevenire o curare malattie (Fonte: Ann Cranney, Tanya Horsley, et al. Effectiveness and safety of vitamin D in relation to bone).

Il ruolo di laboratori e centri ricerca sta nell’individuare quali di questi nutrienti, poi nella forma di integratori, siano i più adatti ad uno scopo o ad un obiettivo nutrizionale.

Hepius.com suddivide i prodotti selezionati in categorie ben precise per facilitarne l’utilizzo. Nelle categoria integratori per fasi - timing sono elencati gli integratori che servono per prepararsi all’allenamento, quelli da utilizzarsi durante lo sforzo, ed infine gli integratori specifici post allenamento.

I nutrienti come le vitamine e minerali agiscono da costituenti essenziali negli enzimi e nei coenzimi dell’organismo.

Gli enzimi sono molecole coinvolte nelle reazioni chimiche necessarie alle funzioni del nostro organismo, i coenzimi sono i loro aiutanti in queste reazioni.

Enzimi e coenzimi collaborano per unire le molecole tra loro oppure per separarle, tramite la creazione o la rottura dei legami chimici che uniscono una molecola all’altra.

Fondamentale nella medicina nutrizionale è capire come fornire il necessario apporto o i nutrienti che consentano agli enzimi di un particolare tessuto di lavorare in condizioni ottimali.

La maggior parte degli enzimi è formata da una proteina, alcuni minerali essenziali e talvolta una vitamina.

Se in un enzima viene a mancare il minerale essenziale o la vitamina, questi non può lavorare adeguatamente.

Fornendo, tramite integratori, o una formula nutrizionale, il minerale o la vitamina necessari, l’enzima riacquista la capacità di eseguire le sue funzioni vitali.

La vitamina B, per esempio, contribuisce alla salute e al benessere generale, compreso quello del metabolismo energetico, della metilazione, della sintesi e della riparazione del DNA e della corretta funzione immunitaria.

La carenza di vitamine del gruppo B è stata collegata a disturbi neurocognitivi, disfunzioni mitocondriali, disfunzioni immunitarie e condizioni infiammatorie.

Nelle popolazioni che invecchiano la carenza di vitamina B è stata collegata a disturbi cardiovascolari, disfunzioni cognitive, osteoporosi e disturbi della metilazione e può aumentare il rischio di sviluppare malattie degenerative, in particolare malattie cardiovascolari, malattie cognitive e osteoporosi (Fonte: Kathleen Mikkelsen, Vasso Apostolopoulos. B Vitamins and Ageing).

Lo zinco, un altro esempio, è necessario all’enzima che attiva la vitamina A nel processo visivo.

In sua assenza, la vitamina A non può essere convertita nella forma attiva.

Questa carenza può provocare quel fenomeno noto come cecità notturna.

Fornendo zinco, sotto forma di integratori, si realizza la cosiddetta “terapia enzimatica”, consentendo all’enzima di eseguire il proprio compito.

Per svolgere la propria funzione, molti enzimi necessitano dell’aiuto aggiuntivo di una molecola detta coenzima.

La maggior parte dei coenzimi consiste in vitamine e/o in sali minerali.

In loro assenza gli enzimi sono impotenti: la vitamina C, per esempio, funziona da coenzima dell’enzima prolina idrossilasi, coinvolto nella sintesi del collagene.

Senza vitamina C la sintesi del collagene è ridotta, con conseguente ostacolo alla guarigione delle ferite, sanguinamento gengivale e facilità alle contusioni.

Ecco perché gli integratori hanno una importanza strategica nel integrare diete povere.

Nel nostro organismo potrebbe anche esserci una sovrabbondanza di prolina idrossilasi, ma questa per poter funzionare richiede la presenza della vitamina C e quindi dell’integratore che permetta alla combinazione di funzionare.

Questo è il motivo della crescente popolarità degli integratori alimentari ed in particolare di quelli di aziende con alle spalle centri di ricerca sofisticati come quelli di Hepius.

Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di persone si è rivolto agli integratori alimentari.

Le stime dicono che oltre il 60% delle persone integrano regolarmente la loro dieta con supplementi nutrizionali.

Oggi c’è ormai evidenza scientifica in favore dell’uso degli integratori alimentari e molti ricercatori ed esperti in medicina ne condividono l’assunzione e il 98% di loro ne fa uso.

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