Negli ultimi anni la ricerca scientifica si è interessata alle proprietà dei fagioli, i fagioli comuni, chiamati in termini scientifici Phaseolus vulgaris.

In particolare, i ricercatori sono stati attratti dalla capacità delle sostanze in esso contenute di inibire un processo provocato da un enzima, detto alfa-amilasi.

Phaseolus vulgaris, infatti, è un potente di inibitore dell’enzima alfa-amilasi ed è stato osservato come strumento per ridurre la glicemia e l'assorbimento delle calorie attraverso la prevenzione o il ritardo della digestione dei carboidrati complessi.

L’interesse della comunità scientifica nel trovare sostanze di origine naturali e nel contempo efficaci per combattere l’obesità, è legata ai numeri sanitari che essa si porta dietro.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che più di 1,9 miliardi di adulti (39% degli uomini e 40% delle donne) dai 18 anni in su erano in sovrappeso nel 2016 e di questi oltre 650 milioni di adulti (11% degli uomini e 15% delle donne) erano obesi.

Il fenomeno dell'obesità è quasi triplicato tra il 1975 e il 2016.

Il fatto su cui riflettere è, che a livello globale, sono prevalenti le persone obese che sottopeso, con l’unica eccezione dell'Africa sub-sahariana e dell'Asia.

L’obesità, al contrario di quanto si può pensare, non è sinonimo di benessere ma di cattiva educazione alimentare, che si traduce in un eccesso di risorse alimentari consumate e di crescenti problemi fisici individuali.

Tanto, che il sovrappeso e l'obesità, provocano più morti in tutto il mondo che la denutrizione.

L’obesità aumenta il rischio di ipertensione, diabete di tipo 2, artrite, apnea del sonno, dislipidemia, malattie cardiovascolari e vari tipi di cancro (Fonte: RM van Dam, JC Seidell. Carbohydrate intake and obesity).

Da qui l'importanza della prevenzione e del trattamento dell'obesità.

Il punto cardine per combattere l’obesità è bilanciare assunzione e spesa di energia, obiettivo percorribile attraverso regimi alimentari equilibrati e corretti.

Però, molti ricercatori della scienza dell'alimentazione hanno compreso che il consumo di alimenti derivati dalle piante possono contribuire a diminuire l'assunzione di energia, offrendo, di fatto, terapie volte a ridurre il fenomeno dell'obesità e delle sue complicazioni.

Phaseolus vulgaris

I Phaseolus vulgaris L., conosciuti anche come fagioli comuni, sono originari dei paesi del Sud America, come Messico e Argentina.

Nel mondo vengono prodotte circa 23 milioni di tonnellate all’anno.

Il fagiolo comune è stato classificato come un vero e proprio nutraceutico per la quantità di sostanze benefiche in esso contenute come polifenoli, oligosaccaridi, proteine e carboidrati, rendendolo così un alimento fondamentale per oltre mezzo miliardo di persone (Fonte: Shudong He, Benjamin K Simpson, et al. Phaseolus vulgaris lectins: A systematic review of characteristics and health implications).

Cento grammi di fagioli comuni secchi forniscono circa 25 grammi di proteine, che corrispondono a quasi il 20% del consumo giornaliero raccomandato per un adulto normale.

Ci sono numerose evidenze scientifiche a supporto della bontà delle proprietà benefiche dell'estratto di phaseolus vulgaris.

In particolare, se ne evidenziano le proprietà antiossidanti, anticancerogene, antinfiammatorie, antidiabetiche e cardioprotettive (Fonte: Kumar Ganesan, Baojun Xu. Polyphenol-Rich Dry Common Beans (Phaseolus vulgaris L.) and Their Health Benefits - Wokadala Cuthbert Obiro, Tao Zhang, Bo Jiang. The nutraceutical role of the Phaseolus vulgaris alpha-amylase inhibitor - Miguel E Oseguera-Toledo, Elvira Gonzalez de Mejia et al Common bean (Phaseolus vulgaris L.) hydrolysates inhibit inflammation in LPS-induced macrophages through suppression of NF-κB pathways).

Diversi studi su animali hanno evidenziato, che la somministrazione di estratto di Phaseolus vulgaris riduce significativamente l'appetito e la conseguente assunzione di cibo, l'assorbimento e il metabolismo dei carboidrati, l'accumulo di grassi, l'aumento di peso corporeo, la glicemia, oltre a migliorare la salute del microbiota intestinale (Fonte: Noemi Fantini, Claudia Cabras, et al. Reducing effect of a Phaseolus vulgaris dry extract on food intake, body weight, and glycemia in rats - Paola Maccioni, Giancarlo Colombo, et al. Reducing effect of a Phaseolus vulgaris dry extract on operant self-administration of a chocolate-flavoured beverage in rats - A Pusztai, G Grant, et al. Lipid accumulation in obese Zucker rats is reduced by inclusion of raw kidney bean (Phaseolus vulgaris) in the diet).

Alfa amilasi

L’estratto Phaseolus vulgaris è ricco di faseolina che inibisce l’enzima α-amilasi.

Questo estratto interferisce con l’alfa amilasi frenandone la scomposizione dei carboidrati complessi.

In questo modo, provoca una ridotta digeribilità dei carboidrati stessi ed una loro digestione più lenta, con la conseguenza che le calorie assunte con i carboidrati e il livello di assorbimento di glucosio si riducono (Fonte: Leonardo Celleno, Maria Vittoria Tolaini, et al. A Dietary supplement containing standardized Phaseolus vulgaris extract influences body composition of overweight men and women).

Controllo peso e riduzione grasso corporeo

Uno studio molto recente, 2020, ha testato l’estratto Phaseolus vulgaris su 120 soggetti maschili e femminili (Fonte: Shenli Wang, Lishui Chen, et al. Regular intake of white kidney beans extract (Phaseolus vulgaris L.) induces weight loss compared to placebo in obese human subjects).

I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi, al primo gruppo sono stato somministrate due capsule di estratto Phaseolus vulgaris da 400 mg ognuna prima di ognuno dei tre pasti quotidiani e all’altro gruppo è stato somministrato un placebo, per un arco di 35 giorni.

Il gruppo con l’estratto di fagiolo comune ha perso, in media, 2,24 kg di peso contro gli 0,29 kg del gruppo placebo e ha ridotto di 1,95 kg il grasso corporeo contro 0,50 kg del gruppo placebo.

Il dato più interessante dell’estratto di fagiolo comune riguarda la sua capacità di ridurre l’indice glicemico degli alimenti.

Pertanto, se programmate, ad esempio, un bel piatto a base di riso, uno degli alimenti a più alto indice glicemico, l’assunzione di estratto di fagiolo comune prima del lauto pasto, vi permette di ridurne il potere calorico e quindi di ingrassare di meno, ed anche ridimensionare, se mai li aveste, i sensi di colpa.

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