I problemi cardiaci sembrano appartenere solo a persone di una certa fascia d’età.

In realtà, non è completamente vero, esistono patologie cardiache anche tra persone giovani.

Alimentazione, ricca in particolare di omega-3, esercizio fisico regolare, sono alla base di un cuore sano.

Ci sono, tuttavia, alcune piccole strategie per la salute del cuore, magari meno conosciute, ma altrettanto importanti.

Bicchiere d’acqua

È abbastanza noto che la fluidità del sangue è uno dei fattori fondamentali di un sistema cardiocircolatorio che funzioni correttamente.

La viscosità del sangue, la viscosità del plasma, l'ematocrito (il quale ad alti valori provoca una condizione detta policitemia, alta presenza di globuli rossi nel sangue, e ne fa aumentare la viscosità), sono i principali parametri e fattori di rischio per le malattie coronariche e tendono ad innalzarsi in caso di disidratazione.

Un gruppo di ricercatori ha approfondito il ruolo dell’acqua e di altri liquidi nella fluidità del sangue e la loro correlazione con le malattie cardiovascolari (Fonte: Jacqueline Chan, Synnove F Knutsen, et al. Water, other fluids, and fatal coronary heart disease: the Adventist Health Study).

Lo studio è particolarmente interessante, soprattutto in relazione all’ampiezza del campione, oltre 20.000 persone tra uomini e donne, sani, e per la durata, sei anni.

La ricerca si proponeva di valutare se l’assunzione quotidiana di acqua o di altri liquidi, e in quale dose, poteva essere correlata ad eventi o alla riduzione del rischio di patologie coronariche.

Ebbene, quello che è emerso, è che chi beve tra tre e cinque bicchieri d’acqua al giorno (per un bicchiere si intendono circa 240 ml) riduce il rischio di patologie cardiovascolari del 35%, mentre chi ne beve da cinque in su del 54%.

Relativamente ad altri liquidi diversi dall’acqua, il rischio diventa del 25% e del 30%, sempre con le assunzioni di bicchieri indicate nel paragrafo precedente.

I ricercatori nel loro studio specificano che: “non sono stati in grado di determinare il grado in cui i succhi di frutta o le bevande zuccherate (compresa la soda), potrebbero contribuire individualmente all'aumento del rischio di malattie coronariche mortali nelle donne”, perché il numero di soggetti testati era troppo piccolo per offrire dati significativi.

Quindi, lo studio aggiunge un ulteriore ragione, e di grande validità, per bere acqua in abbondanza tutti i giorni.

Ma, dallo studio emergono delle altre considerazioni, degne di nota.

La maggior parte degli infarti avvengono la mattina.

Una delle spiegazioni è legata al fatto che durante la notte non si beve e il sangue si addensa, semplicemente.

Inoltre, molti, forse sempre meno, alla mattina bevono solo caffé o succo d’arancia, o entrambi.

Peggiorando la situazione.

La caffeina è un diuretico, anche se blando, mentre il succo d'arancia, a causa della sua alta osmolarità, a sua volta, aumenta la viscosità del sangue.

Un mix non proprio salutare per la fluidità del nostro sangue.

Un famoso cardiologo americano, suggerisce di tenere un bicchiere d'acqua sul proprio comodino e di berlo prima di alzarsi dal letto.

In ogni caso, se la vostra colazione e composta di caffé e succo d’arancia, aggiungeteci qualche bicchiere d’acqua, per precauzione.

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