I tendini, i legamenti e le cartilagini sono delle strutture complesse e dinamiche che rappresentano il collegamento fondamentale tra i muscoli e le ossa.

Il principale componente strutturale di tutto il tessuto connettivo è la fibra del collagene.

Attraverso una complessa attività cellulare, l’azione di alcuni enzimi ha come risultato la formazione del collagene attivo.

Quando i livelli di questi enzimi aumentano, in risposta all’allenamento, avviene un incremento netto nella sintesi del collagene.

Il collagene ha un aspetto striato al microscopio, simile al muscolo scheletrico, dovuto all’allineamento ordinato delle molecole di collagene.

La forza, solidità, del collagene deriva dai forti legami chimici (legami incrociati), che si formano tra molecole di collagene adiacenti, nell’ambito dei fasci di collagene.

Questa solidità è anche subordinata all'alimentazione o all'utilizzo di integratori molto particolari per la protezione del tessuto connettivo.

I fasci di collagene sono legati assieme, longitudinalmente, per formare tendini o legamenti o sono disposti in fogli con gli strati orientati in diverse direzioni come nelle ossa e nella cartilagine.

I tendini e i legamenti sono composti, principalmente, da fasci di collagene compatti, disposti in modo parallelo.

I tendini e i legamenti sono attaccati all’osso in modo molto saldo, potendo così sopportare grandi forze meccaniche e carichi molto pesanti.

In confronto a quello del tessuto muscolare, il metabolismo del tendine è molto più lento a causa della minore vascolarizzazione e circolazione (Fonte: Kannus P, Józsa L, et al. Effects of training, immobilization and remobilization on tendons).

Infatti, la quantità di flusso sanguigno verso il muscolo scheletrico dovuto all’esercizio è molto maggiore rispetto alla quantità verso i tendini (Fonte: Kjaer M. Role of extracellular matrix in adaptation of tendon and skeletal muscle to mechanical loading).

Lo stimolo principale per l’irrobustimento dei tendini e dei legamenti è dovuto alle forze meccaniche che si creano nel corso degli allenamenti.

Questo stimolo può, e in alcuni casi deve, essere coadiuvato da integratori formulati per la protezione articolare.

Il grado di adattamento dei tendini e dei legamenti sembra essere proporzionale all’intensità degli allenamenti stessi.

Un esercizio anaerobico ad alta intensità stimola cambiamenti e adattamenti in tendini e legamenti.

I dati empirici suggeriscono come, quindi, tendini e legamenti debbano aumentare le proprie capacità funzionali e di reazione in risposta all’aumento della forza e della massa muscolare (ipertrofia muscolare).

I luoghi, intesi come punti di contatto o giunzione, in cui tendini e legamenti possono aumentare la capacità di forza e di sollevamento di un peso sono:

  • le giunzioni tra il tendine (e il legamento) e la superficie ossea;
  • l’interno del tendine o del legamento;

 

I muscoli più forti applicano una grande trazione sui loro punti di attacco ossei e provocano un aumento nella massa ossea alla giunzione tendine-osso e lungo la linea su cui le forze sono distribuite.

Ad esempio, questi adattamenti avvengono nei legamenti collaterali del ginocchio degli animali sottoposti a esperimenti dopo molte settimane di corsa su tapis roulant (Fonte: Tipton CM, Matthes RD, Maynard JA, et al. The influence of physical activity on ligaments and tendons).

Inoltre, gli animali allenati su superfici irregolari hanno dimostrato una forza di giunzione tra tendine e osso superiore rispetto agli animali allenati su superfici lisce.

Gli integratori a base di collagene, glucosamina e condroitina sono una risorsa straordinaria per chi si allena intensamente.

Gli allenamenti anaerobici molto intensi hanno come conseguenza l’aumento di volume di tendini e legamenti, oltre a diversi cambiamenti strutturali che migliorano il modo in cui la forza viene trasmessa.

I cambiamenti specifici all’interno di un tendine, che contribuiscono ad un suo aumento di dimensione e forza, includono:

  • un aumento nel diametro della fibrilla di collagene;
  • un maggior numero di legami incrociati covalenti all’interno della massa muscolare.

 

Con il risultato che questi cambiamenti, aumentano la capacità del tendine di resistere a sollecitazione sempre maggiori, come quelle che derivano dall’aumentare il peso sollevato negli allenamenti in palestra.

L’ipertrofia muscolare o l’aumento del volume della massa muscolare porta ad accrescere la quantità totale di collagene.

Questo, spiega il perché le biopsie degli atleti o di persone molto allenate dimostrino come un muscolo molto sviluppato – ipertrofico - contenga una maggiore quantità di collagene totale e come la stessa quantità di collagene, tende bilanciarsi in modo proporzionale alla massa muscolare.

E spiega, in parte, anche il ricorso ad un utilizzo massivo da parte di atleti di alto livello, ad integratori formulati appositamente per la protezione e lo sviluppo del tessuto tendineo-connettivo.

Cartilagine e allenamento anaerobico

La cartilagine è un tessuto connettivo denso, capace di sopportare forze notevoli, senza subire danni. Le funzioni principali della cartilagine sono:

  • fornire all’articolazione una superficie liscia di connessione;
  • agire come ammortizzatore nei confronti delle forze che attraversano l’articolazione;
  • favorire il più saldamente possibile l’attacco e il collegamento del tessuto connettivo allo scheletro.

Come stimolare gli adattamenti di tendini, legamenti e cartilagine

Tendini, legamenti:

  • esercizi di intensità bassa o moderata non cambiano in modo evidente il contenuto di collagene del tessuto connettivo;
  • esercizi progressivamente più intensi e “pesanti” provocano la crescite netta dei tessuti connettivi coinvolti.

Cartilagine:

  • movimenti e pesi, anche in questo caso progressivi, che stimolino l’elasticità delle cartilagini sono ritenuti essenziali per mantenere la vitalità dei tessuti;
  • esercizi anaerobici moderati sembrano più adatti a migliorare lo spessore della cartilagine.

L’esercizio intenso non sembra provocare processi degenerativi a carico delle articolazioni.

Una caratteristica unica, purtroppo, della cartilagine, consiste nella mancanza di un afflusso diretto di sangue e, a causa di questo, dipende dall’ossigeno e dai nutrienti del liquido sinoviale (motivo per cui la cartilagine non si ripara facilmente in seguito a un infortunio).

I due tipi principali di cartilagine, importanti in rapporto all’attività fisica, sono la ialina e la fibrosa.

La cartilagine ialina (cartilagine articolare) si trova sulle superfici articolari delle ossa.

La cartilagine fibrosa è un tipo di cartilagine molto dura che si trova tra i dischi della colonna vertebrale e nelle giunzioni, in cui i tendini si attaccano alle ossa.

Il fatto, che la cartilagine articolare tragga la sua riserva di nutrienti dalla diffusione del liquido sinoviale, fa si che dalla salute articolare dipenda la mobilità articolare.

Il successo di integratori a base di solfato di condroitina, che è una componente strutturale della cartilagine, sono basati proprio sul principio di “nutrizione” delle strutture cartilaginee.

Quando in un articolazione avviene un movimento, questo crea dei cambiamenti di pressione nella capsula dell’articolazione stessa, che porta i nutrienti, dal liquido sinoviale alla cartilagine articolare.

A sua volta, l’immobilizzazione di un’articolazione, impedisce una corretta diffusione di ossigeno e nutrienti essenziali attraverso l’articolazione.

Da uno studio è emerso che, analizzando l’articolazione del ginocchio, le superfici dell’articolazione che sono sottoposte a maggiori sollecitazioni, per sostenere pesi o resistere a sforzi, mostrano uno spessore maggiore rispetto alle superfici che queste sollecitazioni non le ricevono (Fonte: Oettmeier R, Arokoski J, et al. Quantitative study of articular cartilage and subchondral bone remodeling in the knee joint of dogs after strenuous running training).

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