Indipendentemente dall’importanza che può avere l’allenamento con i pesi per raggiungere la migliore prestazione nello sport agonistico, anche per chi pratica sport con finalità di puro benessere, un allenamento adeguato della forza e potenza muscolare presenta un’importanza da non sottovalutare.

Se si pensa che il 70% dei traumi (soprattutto le cadute) dovute all’età sono da attribuire alla diminuita capacità di camminare, correre, e saltare, unite ad un peggioramento delle capacità di coordinazione, appare evidente come un allenamento, anche se minimo, dell’apparato locomotorio attivo, che preveda anche un sufficiente lavoro sulla mobilità articolare, sia particolarmente benefico.

In particolare, nelle articolazioni, oltre a questo aspetto, vi è la dovuta attenzione a tutte le modalità preventive anche attraverso il ricorso a integratori specifici, ad esempio a base di glucosamina.

Inoltre, un rafforzamento dei principali gruppi muscolari (soprattutto dei muscoli dorsali e addominali), realizzato durante tutto l’arco della vita, previene l’insorgere precoce di difetti posturali e delle relative negative conseguenze.

Un allenamento che sviluppi forza e potenza muscolare e che tenga conto delle specificità dell’età, permette anche di influire positivamente sui processi degenerativi della colonna vertebrale, come, ad esempio, la degenerazione dei dischi intervertebrali del tratto lombare del rachide.

Sebbene alla base del mal di schiena, vi siano cause multifattoriali, la carenza di forza appare come un fattore decisivo.

L’enorme importanza epidemiologica dei dolori alla schiena, sono da attribuire a patologie del sistema muscolo-scheletrico (soprattutto dorsopatie), mentre solo il 16,6% a malattie delle vie respiratorie e il 13,7% a infortuni!

Alla base delle cause sull’insorgenza e sul perdurare dei sintomi del mal schiena partecipano numerosi fattori, ma alla fine la maggior parte si riducono a carenze nel rapporto tra capacità o forza di protezione muscolare della colonna vertebrale.

Alcune ricerche sono riuscite a dimostrare, per la prima volta, che carenze di forza aumentano significativamente il rischio di dorsopatie (Fonte: Chaffin DB, Stump BS. Low-back stresses when learning to use a materials handling device).

Alla base della provata utilità di un allenamento adeguato della forza muscolare vi sono le seguenti nozioni:

  • la prova che fondamentalmente non provoca danni;
  • la sua fondamentale efficacia nelle sue diverse forme di svolgimento e nelle diverse età;
  • la maggiore efficacia di un allenamento specifico della muscolatura del dorso, rispetto ai metodi normalmente utilizzati nel trattamento del mal di schiena;
  • una analisi positiva del rapporto costi-benefici per quanto riguarda l’allenamento specifico della muscolatura del dorso.

 

Un allenamento finalizzato della forza muscolare è anche, in parte, in grado di compensare funzionalmente, alterazioni di natura artrosica, in modo tale che si può ottenere un vero e proprio effetto terapeutico che può essere potenziato con l’assunzione di integratori ad hoc.

In particolare, un allenamento dinamico della forza, rallenta le degenerazioni artrosiche delle grandi articolazioni.

Infine, un allenamento generale ben dosato della forza riduce, o rallenta, l’osteoporosi (perdita di massa ossea) che si instaura con l’invecchiamento.

La perdita annuale di sali minerali nelle ossa a partire dai 50 anni d’età, nei soggetti di sesso maschile non allenati, è lo 0,4%, e in quelli di sesso femminile lo 0,75-1% già a partire dai 30-35 anni d’età.

Nelle donne, questa percentuale durante e dopo la menopausa aumenta fino al 2-3%, per cui una donna di 70 anni d’età ha perso circa il 30% della sua massa ossea che contiene minerali.

Come mostra una ricerca, un programma minimo di esercizi, a carattere generale, è sufficiente a far aumentare il contenuto di minerali delle ossa, ciò vale anche per i soggetti del campione di 90 anni d’età, prevenendo così l’osteoporosi (Fonte: Smith EL. Exercise for prevention of osteoporosis: a review).

Questa misura profilattica si esprime in una maggiore stabilità delle ossa e quindi, in un minore rischio di fratture tipiche degli incidenti (prevalentemente domestici) della vita quotidiana.

Nella riabilitazione, un adeguato allenamento della forza muscolare, con l’utilizzo di integratori a supporto di una dieta specifica, successivo a fasi di immobilizzazione o permanenza a letto, provvede a ristabilire rapidamente gli originari rapporti di forza.

Inoltre, attraverso un allenamento della forza muscolare si può ottenere anche un incremento dell’attività bioelettrica del cervello e con essa del trofismo delle cellule cerebrali per il mantenimento della capacità psicofisica.

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