I dolori articolari possono colpire tutti gli sportivi.

La loro incidenza spiega perché gli atleti siano grandi consumatori di antinfiammatori.

Un ’indagine condotta sugli atleti canadesi che hanno partecipato alle Olimpiadi del 2000 mostra che il primo posto nella classifica delle medicine usate è occupato dagli antinfiammatori non steroidei (l’aspirina ad esempio).

Il cento per cento dei ginnasti della nazionale canadese dichiara di avervi fatto ricorso nella preparazione dei giochi.

Questi antinfiammatori hanno il vantaggio di agire velocemente per mascherare il dolore.

Spesso i campioni di alto livello non hanno scelta, ma gli studi mostrano che a lungo andare questi medicinali rallentano la rigenerazione dei tessuti sia nei legamenti e nei tendini sia nelle articolazioni e nei muscoli (Fonte: Almekinders LC, Baynes AJ, et al. An in vitro investigation into the effects of repetitive motion and nonsteroidal antiinflammatory medication on human tendon fibroblasts).

Oltre agli effetti collaterali, gli antinfiammatori potrebbero anche accelerare il deterioramento delle articolazioni.

Per gli sportivi è normale cercare delle alternative naturali.

Numerosi sport hanno come base la corsa a piedi.

Alcuni studi hanno misurato, in atleti specializzati nell’endurance, l’impatto di vari percorsi sull’articolazione del ginocchio, con risultati sorprendenti.

I consumi di cartilagine nel ginocchio vanno dal 6% fino al 10% a seconda della durata dell’allenamento o corsa e della parte del ginocchio, rotula, menisco, ecc.

Inoltre se l’allenamento è ripetuto troppo spesso prima che le articolazioni ritrovino il loro volume, finiscono per insorgere dolori.

Quindi per essere efficaci, gli integratori «articolari» devono essere in grado di accelerare il recupero.

La glucosamina

La glucosamina solfato è un precursore dei glicosaminoglicani, che figurano, dopo il collagene, tra i componenti di cartilagini, tendini e legamenti.

Il corpo produce la glucosamina naturalmente a partire da uno zucchero e un amminoacido: la glutammina.

Le ricerche hanno indicato che l’utilizzo di integratori a base di glucosamina sia giustificato quando le articolazioni sono maltrattate da sforzi ripetuti e la produzione interna al nostro corpo non basti a soddisfarne il fabbisogno.

Come agisce la glucosamina

In provetta, la glucosamina è in grado di stimolare la produzione di cartilagine articolare e di inibirne il deterioramento.

Alcuni studi suggeriscono che potrebbe favorire la produzione di acido ialuronico, un importante lubrificante e "nutriente" articolare.

In ambito medico, la glucosamina è usata soprattutto per alleviare l’artrite

Riscontri medico-scientifici sull’efficacia della glucosamina

Uno studio recente giunge alla conclusione che la glucosamina ritardi lo sviluppo dell’artrite e riduca il dolore ad essa associato facilitando al contempo la mobilità delle articolazioni (Fonte: Poolsup N, Suthisisang C. Glucosamine long-term treatment and the progression of knee osteoarthritis: systematic review of randomized controlled trials).

Un altro studio ha verificato gli effetti della glucosamina in oltre duecento pazienti con artrite al ginocchio, l’efficacia di un’unica dose giornaliera di 1500 mg di per tre anni a quella di un placebo (Fonte: Reginster JY, Deroisy R. Long-term effects of glucosamine sulphate on osteoarthritis progression: a randomised, placebo-controlled clinical trial).

Grazie alla glucosamina, i parametri soggettivi del dolore e della mobilità sono migliorati del 24% a fronte di un peggioramento del 9% sotto placebo.

Sono stati misurati anche parametri più oggettivi come la dimensione dello spazio tra le articolazioni: più questo è sottile, più l’articolazione e la cartilagine risultano deformate.

L’osso finisce quindi per sfregare contro l’articolazione.

Con il placebo, lo spazio si è ridotto in media di 0,31 mm in tre anni mentre è praticamente stabile (perdita di solo 0,06 mm) nel gruppo della glucosamina.

Sotto placebo, il 30% dei soggetti ha mostrato una regressione dello spazio interarticolare definita come forte (perdita superiore a 0,5 mm).

Con la glucosamina il 50% dei soggetti non ha manifestato alcuna regressione degli spazi interarticolari.

È anche emerso che la glucosamina ha soprattutto effetti preventivi.

Molte ricerche suggeriscono che la glucosamina è particolarmente efficace nella prevenzione del deterioramento delle cartilagini più che nella ricostituzione delle parti danneggiate.

Occorre quindi pensare alle articolazioni prima che insorgano dei problemi, eventualmente assumendola in via preventiva, in modo da accelerare anche il recupero articolare.

L’uso di glucosamina può essere, quindi, determinato in base all’intensità dell’allenamento e protrarsi per i periodi in cui questi vengono svolti.

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