I disturbi del sonno sono un fenomeno diffuso e molte ricerche scientifiche hanno cercato di individuarne le cause e trovare dei rimedi.

In generale, i disturbi del sonno colpiscono quasi una persona su quattro nei paesi occidentali, e le cause comprendono apnee notturne, ovviamente l’insonnia, la narcolessia, ovvero la sonnolenza diurna, e anche la sindrome delle gambe senza riposo.

Ultimamente si è scoperto che la resistenza all’insulina e i disturbi del sonno sono strettamente correlati.

Ma esiste anche una correlazione tra buon riposo e termoregolazione.

La termoregolazione è una condizione che il nostro corpo ottiene attraverso interazioni tra ipotalamo, muscoli, sistema nervoso e sistema vascolare.

Mantenere la temperatura del corpo in equilibrio è una forma di omeostasi (uno stato costante/stabile delle condizioni fisiche e chimiche del corpo), che è influenzata a sua volta anche dai livelli di insulina e glucosio.

Un team di ricercatori, ha scoperto che alti livelli di insulina aumentano la temperatura corporea (Fonte: Manuel Sanchez-Alavez, Iustin V Tabarean, et al. Insulin causes hyperthermia by direct inhibition of warm-sensitive neurons).

La ricerca infatti afferma che: “I nostri risultati dimostrano che l'insulina può modulare direttamente i neuroni ipotalamici che regolano la termogenesi e la temperatura del corpo e indicano che l'insulina svolge un ruolo importante nella termoregolazione”.

La correlazione tra insulina e termoregolazione, porta a presumere, che a seguito di un pasto ad alto contenuto calorico in particolare di carboidrati, di fatto zuccheri per il nostro corpo, si innalzi la glicemia (livello di glucosio nel sangue), la secrezione di insulina e di conseguenza la temperatura corporea.

In sostanza glicemia e insulina aumentano la temperatura del nostro corpo.

Una ricerca, con oggetto le complicanze derivanti dal diabete (malattia legata ai livelli di insulina), lo ha confermato, scoprendo che, appunto i diabetici, che hanno uno scarso controllo della glicemia, hanno anche modeste capacità di auto termoregolazione (Fonte: Glen P. Kenny, Ronald J. Sigal, et al. Body temperature regulation in diabetes)

Calorie e buon riposo

Più che probabile, e di comune buon senso, che pasti abbondanti e ricchi di carboidrati siano sconsigliati prima di coricarsi.

Le ricerche adesso ci danno un tassello in più a conferma del buon senso: ovvero che l’aumento degli zuccheri nel sangue aumenta la temperatura corporea.

Un altro studio, ci conferma, che la nostra temperatura corporea influisce significativamente sulla qualità del nostro sonno (Fonte: Leon C Lack, Michael Gradisar, et al. The relationship between insomnia and body temperatures).

La ricerca, infatti, ha scoperto che l'insonnia, o un sonno non continuo e spesso interrotto, sono associati, non tanto ad un'anomalia del ritmo circadiano, ma a temperature corporee elevate.

Interruzione del sonno e insonnia sono il frutto di un aumento della temperatura corporea.

Quindi, chi fa fatica a dormire o ad addormentarsi, ceni in modo leggero, evitando i carboidrati e anche i dolci, visto il collegamento tra glucosio, insulina, temperatura del corpo e qualità del sonno.

Termoregolazione e qualità del sonno

Sull’importanza del caldo e del freddo sul nostro sonno sono stati eseguiti diversi studi e ricerche.

Uno studio ha approfondito l’argomento evidenziando come: “la temperatura ambiente è uno dei fattori più importanti che possono influenzare il sonno. Gli effetti di un ambiente troppo caldo o freddo sono l'aumento degli stati di veglia, la diminuzione del sonno REM, caratterizzato dal movimento rapido degli occhi, e del “sonno a onde lente”, che sono gli stadi terzo e quarto del sonno. La temperatura ambiente influisce, quindi, sulla termoregolazione che a sua volta regola i meccanismi del sonno” (Fonte: Kazue Okamoto-Mizuno, Koh Mizuno. Effects of thermal environment on sleep and circadian rhythm).

Dormire in ambienti freschi e non troppo caldi è uno dei primi suggerimenti per migliorare la qualità delle nostri notti.

Melatonina

La letteratura scientifica, sull’efficacia della melatonina per regolare i ritmi del sonno, è vastissima.

È però doveroso aggiungere, oltre che estremamente importante, che: “la melatonina offre un trattamento alternativo alle terapie farmaceutiche attualmente disponibili per i disturbi del sonno con effetti collaterali significativamente inferiori” (Fonte: Zizhen Xie, Fei Chen, et al. A review of sleep disorders and melatonin).

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