In un film azione sulla fuga da un carcere, un gruppo di detenuti parlando con un loro anziano compagno, con un record di evasioni alle spalle, gli chiedono quale è il trucco per riuscire a scappare.

E lui risponde: “il difficile non è evadere, è riuscire a rimanere fuori.”

Massima che potrebbe applicarsi alla dieta: il difficile non è dimagrire grazie alla dieta, ma è mantenersi magri, dopo.

Forse c’è un integratore naturale che potrebbe aiutare in questo difficile compito, la curcuma.

Recenti ricerche, suggeriscono che l'assunzione di curcumina alla fine di una dieta ipocalorica, potrebbe limitare la quantità di grasso che si riacquista.

Lo studio a cui si fa riferimento è stato sperimentato per ora solo su cavie (Fonte: Trevor Teich, Jacklyn A Pivovarov, et al. Curcumin limits weight gain, adipose tissue growth, and glucose intolerance following the cessation of exercise and caloric restriction in rats).

È, però, doveroso aggiungere che le cavie, per una fisiologia simile alla nostra, simulano molto bene il nostro organismo, motivo per cui vengono utilizzate.

I ricercatori hanno diviso le cavie in due gruppi, indicati per comodità gruppo A e gruppo S.

Il primo gruppo, gruppo A, è stato sottoposto a dieta, ipocalorica, e poteva accedere alle tipiche ruote delle gabbiette dei topolini.

L’altro poteva mangiare “ad libitum”, senza limiti, e non aveva accesso alle ruote.

Dopo 3 settimane, il primo gruppo A, quello della dieta e delle ruote, è stato a sua volta diviso in altri due gruppi.

A questi due nuovi gruppi, gli sono stati tolte le ruote, gli è stato di nuovo consentito mangiare senza limiti, ma con una differenza.

Ad uno sono stati somministrati 200 mg/kg al giorno di curcumina, all’altro un placebo.

Che risultati sono emersi

Naturalmente, a differenza del gruppo S, che fin dall’inizio ha mangiato a profusione senza “allenamento”, il gruppo A, a dieta e con esercio-ruota non è ingrassato mantenendo valori metabolici nella norma.

E, come era altrettanto prevedibile, quando il gruppo A è stato diviso in due gruppi, che hanno smesso di fare esercizio e che hanno potuto mangiare a sazietà, in questi due gruppi la loro massa corporea è aumentata da 4 a 6 volte.

Ma di questi due gruppi, quello che aveva assunto la curcumina ha avuto incrementi decisamente minori, oltre ad avere una maggiore sensibilità all’insulina.

La cosa interessante della ricerca, però, è, che il gruppo con la curcumina, benché avesse a disposizione tutto il cibo che voleva, come il gruppo con il placebo, ha anche mangiato meno.

La ricerca, nelle note conclusive afferma: “Il nostro studio dimostra anche, per la prima volta, che l'integrazione di curcumina, dopo l’interruzione di attività fisica e della dieta a restrizione calorica (CR caloric restriction n.d.r.), consente un significativo miglioramento della sensibilità all'insulina, della tolleranza al glucosio, di contenimento dell’aumento della massa corporea….”.

Ed inoltre: “il gruppo della curcumina ha mangiato molto meno cibo….la massa corporea media, più bassa nel gruppo della curcumina, è stata probabilmente dovuta ad un effetto indiretto di soppressione dell'appetito.”

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