La dieta chetogenica è nata come rimedio nella cura dell’epilessia.

È una dieta ad alto contenuto di grassi e basso contenuto di carboidrati.

La dieta costringe il corpo a bruciare i grassi visto che i carboidrati sono stati ridotti o quasi azzerati.

Fin dall’antica Grecia, in particolare in un antico trattato del Corpus di Ippocrate, si indicava che era possibile trattare l’epilessia sottoponendo, chi ne era affetto, al digiuno.

Il principio su cui si basa la dieta è basata sul meccanismo della trasformazione dei carboidrati, presenti negli alimenti, in glucosio.

Gli alimenti, come detto, a base di carboidrati vengono convertiti in glucosio il quale, veicolato in tutto il corpo, diventa il carburante principale dell’organismo e in particolare delle funzioni cerebrali.

Ma se la dieta taglia drasticamente i carboidrati, il fegato converte i grassi in acidi grassi e corpi chetonici, questi ultimi passano nel cervello e sostituiscono il glucosio come fonte di energia.

Un elevato livello di corpi chetonici nel sangue (uno stato chiamato chetosi) alla fine abbassa la frequenza delle crisi epilettiche.

Da qui il nome di dieta chetogenica.

E da qui anche l’idea di mutuare l’utilizzo di questa dieta da cura per l’epilessia a dieta dimagrante.

Attualmente però alcuni si sono spinti un po’ oltre.

Sostenendo che quando si intraprende una dieta chetogenica si può mangiare di tutto e di più: basta non toccare i carboidrati.

Ma l’assunto è sbagliato.

Infatti l’assunzione smodata di calorie, per esempio sottoforma di grassi, causerà comunque un aumento della massa grassa. Anche in assenza totale di carboidrati.

Infatti l’affermazione che con la dieta chetogenica si può mangiare di tutto e di più tranne i carboidrati è una delle più fuorvianti.

È questo perché si basa su una falsa tesi, cioè che le calorie non contano finché non si consumano carboidrati.

E il motivo per cui questa tesi è falsa, ha a che fare con il ruolo dell’insulina nel nostro organismo.

L'insulina immagazzina le calorie come grasso.

Si parta dal presupposto che entrare in uno stato di chetosi significa aumentare l'ossidazione dei grassi.

Da qui, si consideri il fatto che i grassi e i carboidrati sono i principali combustibili utilizzati nei muscoli per l'ossidazione durante l'esercizio fisico.

Si può concludere che, se si eliminano i carboidrati, alla fine il corpo non ha altra scelta che usare il grasso come fonte primaria di carburante.

Quindi aumento dell'ossidazione dei grassi, giusto?

Ma c'è una differenza nell'ossidazione dei grassi e una riduzione della massa grassa, che può avvenire solo in un deficit energetico.

E se si sta assumendo un eccesso di calorie da grassi, allora il corpo farà la stessa cosa con quelle calorie in eccesso da grassi che fa con i carboidrati: le immagazzinerà per un uso successivo, proprio perchè non riesce ad ossidarli tutti.

Quindi, la massa grassa non diminuisce.

La conclusione è che non si può mangiare "tanto quanto si vuole" con una dieta chetogenica e perdere grasso semplicemente perché si è eliminata una fonte di macronutrienti.

Tra l’altro le diete chetogeniche hanno un rovescio della medaglia.

Sono controproducenti in chi e alla ricerca di crescita di massa muscolare.

Una ricerca lo ha evidenziato”… i nostri risultati suggeriscono che … potrebbe non essere utile per aumentare la massa muscolare durante il bilancio energetico positivo negli uomini sottoposti ad allenamento con i pesi per 8 settimane” (Fonte: Vargas S, Romance R, et al. Efficacy of ketogenic diet on body composition during resistance training in trained men: a randomized controlled trial).

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