I tessuti con la concentrazione maggiore di magnesio sono quelli metabolicamente più attivi (cervello, cuore, fegato e reni): per questo il magnesio svolge un ruolo critico nella produzione di energia.

La carenza di magnesio è estremamente comune, soprattutto tra gli anziani e le donne in periodo premestruale, ed è strettamente collegata a una serie di fattori che riducono l’assorbimento o aumentano la secrezione del magnesio: alto consumo di calcio, abuso di alcol, interventi chirurgici, uso di diuretici, patologie del fegato o dei reni e uso di contraccettivi orali (Fonte: Bøhmer T, Røseth A, et al. Bioavailability of oral magnesium supplementation in female students evaluated from elimination of magnesium in 24-hour urine).

Bassi livelli di magnesio nella dieta sono causa di maggiore predisposizione dell’organismo verso malattie quali cardiopatie, ipertensione arteriosa, calcoli renali, cancro, insonnia, sindrome premestruale e crampi mestruali.

I segni e i sintomi dì un deficit di magnesio comprendono: affaticamento, confusione mentale, irritabilità, debolezza, disturbi cardiaci, della conduzione nervosa e della contrazione muscolare, crampi, perdita dell’appetito, insonnia e minore resistenza allo stress.

Il magnesio svolge un ruolo di primaria importanza in molte funzioni cellulari, quali la produzione di energia, la sintesi delle proteine e la moltiplicazione cellulare.

Partecipa, inoltre, a oltre 300 reazioni enzimatiche dell’organismo, in particolare ai processi legati alla produzione di energia (come la sintesi dell’ATP) ed è necessario anche per l’attivazione della pompa sodio- potassio che, contro gradiente, fa uscire il sodio dalla cellula e fa entrare il potassio.

Una carenza di magnesio può provocare, perciò, un calo del potassio intracellulare e provocare un danno notevole a tutte le funzioni cellulari.

Il magnesio è stato definito il ‘calcio antagonista naturale’ grazie alla sua capacità di bloccare l’ingresso del calcio nelle cellule della muscolatura liscia vascolare e nelle cellule del muscolo cardiaco.

Per questo gli integratori di magnesio possono favorire la riduzione della resistenza vascolare, abbassare la pressione del sangue e portare a una più efficiente funzione cardiaca.

Il magnesio favorisce anche la regolazione del corretto metabolismo del calcio poiché agisce su diversi ormoni, tra i quali l’ormone paratiroideo e la calcitonina.

Il magnesio è disponibile in diverse forme, assorbite, generalmente, nello stesso modo.

Da quelli in forme idrosolubili contenenti magnesio a rapido assorbimento e di buon sapore adatto per recuperare rapidamente sforzi intensi ad altri in compresse masticabili all’arancia.

Studi sull’assorbimento mostrano che il magnesio viene assimilato facilmente per via orale.

Il magnesio è in alcune formulazioni legato all’aspartato o ai composti intermedi del ciclo di Krebs (malato, succinato, fumarato e citrato) rispetto ad altre all’ossido, al gluconato, al solfato e al cloruro di magnesio.

Se legato a citrato (e probabilmente anche ad aspartato e ad altri partecipanti al ciclo di Krebs) è facilmente assimilabile.

Inoltre, il magnesio legato all’aspartato o ai composti intermedi del ciclo di Krebs può contribuire a combattere la fatica, poiché l’aspartato alimenta il ciclo di Krebs, che è il percorso finale di conversione di glucosio, acidi grassi e aminoacidi in energia chimica (ATP) (Fonte: RM McLean, Magnesium and its therapeutic uses: a review).

Gli integratori di magnesio sono efficaci nella terapia di un gran numero di patologie.

Sebbene alcuni studi utilizzino il magnesio per via parenterale, altri dimostrano che la forma iniettabile non è necessaria per riequilibrare lo stato di questo minerale (tranne che nelle situazioni di emergenza, come gli attacchi cardiaci o nell’ asma).

Il magnesio e l’affaticamento

Una carenza di magnesio, anche se ‘subclinica’, può provocare stanchezza cronica e sintomi simili alla sindrome da affaticamento cronico.

In molti pazienti affetti da stanchezza cronica e sottoposti ad accurati esami del sangue, sono stati registrati bassi livelli di magnesio nei globuli rossi; in questi casi gi integratori di magnesio possono senz’altro favorire il miglioramento dei livelli di energia (Fonte: Marques BCAA, Klein MRST, et al. Effects of oral magnesium supplementation on vascular function: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials).

Sindrome premestruale e dismenorrea

La carenza di magnesio è strettamente implicata, come causa scatenante, nella sindrome premestruale.

Nelle pazienti affette da sindrome premestruale i livelli di magnesio nei globuli rossi sono significativamente inferiori rispetto a quelli dei soggetti normali.

Poiché il magnesio gioca una parte così importante nella normale funzione cellulare, una sua carenza può spiegare un’ ampia varietà di sintomi presenti in questa sindrome.

Inoltre, poiché il deficit di magnesio e la sindrome premestruale hanno molte caratteristiche in comune, gli integratori di magnesio costituiscono un efficace trattamento.

Gli integratori al magnesio o multiminerali sono particolarmente indicati per questi ultimi due aspetti a patto di essere prodotti di qualità.

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