I suggerimenti e i consigli di consumare più verdure, sono ormai talmente tanti e continui da, probabilmente, essere diventati noiosi o ridondanti.

Il punto, però, è che, altrettanto numerosi e continue, sono anche le evidenze scientifiche a supporto dell’utilità, per la nostra salute, di mangiare più verdure.

Tra l’altro, molte di queste evidenze riguardano quelle verdure magari meno intriganti o di tendenza.

Ecco perché molti di questi consigli sono perlomeno ragionevoli.

Uno di buon senso, e forse tra i più validi, è cercare di inserire nella propria “dieta” quelle che proprio non ci piacciono.

In questo modo il profilo nutrizionale potrebbe essere il più ampio possibile.

Verdure “cardioprotettive”

Tra le verdure che svolgono un ruolo di grande importanza per il cuore ci sono quelle appartenenti alla famiglia delle crocifere (chiamate anche brassicacee): broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo cinese, cavolo cappuccio, ecc.

Una recente ricerca, ha sottoposto un gruppo di donne anziane - il totale delle donne testate, compreso il gruppo di controllo era di 684 - ad una dieta, che comprendeva almeno 45 grammi (una quantità molto modesta), al giorno, di queste verdure (Fonte: Lauren C Blekkenhorst, Marc Sim, et al. Cruciferous vegetable intake is inversely associated with extensive abdominal aortic calcification in elderly women: a cross-sectional study).

Ebbene, dalla ricerca è emerso che le donne che includevano nella propria dieta, almeno i 45 grammi citati, avevano il 46% di probabilità in meno di avere un accumulo di calcio nell'aorta rispetto alle donne che mangiavano poca o nessuna di queste verdure.

Il risultato è particolarmente interessante, perché l'accumulo di calcio è uno dei marcatori chiave dell'aterosclerosi e delle malattie strutturali dei vasi sanguigni.

Il calcio, accumulandosi nelle arterie, le indurisce, ostacolando e rendendo meno fluido il flusso sanguigno e, di fatto, riducendone la quantità.

Come è noto, una difficile e/o insufficiente circolazione del sangue è una delle cause principali di infarti e ictus (Fonte: C Iribarren, S Sidney, et al. Calcification of the aortic arch: risk factors and association with coronary heart disease, stroke, and peripheral vascular disease).

Le crocifere sono un grande alleato del cuore

Negli Stati Uniti le malattie cardiache sono la principale causa di morte, colpendo, in modo letale, una persona ogni 37 secondi (Heart Disease Facts), ed oltre il 12%, sempre negli Stati Uniti, soffre di patologie cardiache croniche (Heart Disease).

La genetica è sicuramente uno dei fattori che predispone a queste malattie ma, dallo studio citato all’inizio (Cruciferous vegetable intake…), emerge, che una delle cause principali delle patologie cardiache ha in qualche modo a che fare con la dieta.

Ed in particolare, lo studio, sottolinea, come l'alto contenuto di vitamina K nelle verdure crocifere, inibisce la calcificazione nei vasi sanguigni.

Lo studio, poi, estende ad un altra sostanza contenuta nelle crocifere, il sulforafano, un composto del gruppo degli isotiocianati, il pregio di avere effetti positivi sul cuore.

Questa sostanza, è quella, il cui odore o profumo, dipende dai punti di vista, sentiamo e riempie le nostre case, quando si cucinano i cavoli.

Gli altri micronutrienti, altrettanto benefici per la salute del nostro muscolo cardiaco, contenuti nelle crocifere, sono:

  • selenio;
  • flavonoidi;
  • antociani;
  • polifenoli;
  • enzimi antiossidanti.

 

Le crocifere e i tumori

Le crocifere contengono, inoltre, composti ricchi di zolfo, chiamati glucosinolati.

Uno studio ha affermato che: “in base ai risultati ottenuti, gli agenti chemiopreventivi presenti nelle verdure della famiglia delle Crocifere influenzano la carcinogenesi durante le fasi iniziali e di sviluppo del cancro” (Fonte: G Murillo, R G Mehta. Cruciferous vegetables and cancer prevention).

Queste sostanze, favoriscono l’eliminazione degli agenti tumorali, impedendo lesioni al DNA e mutazioni di cellule sane in cellule cancerogene.

Una ricerca, ha confermato, come il sulforafano riduca l'incidenza e il tasso dei tumori al seno inibendo la crescita delle cellule tumorali (Fonte: Olga Azarenko, Tatiana Okouneva, et al. Suppression of microtubule dynamic instability and turnover in MCF7 breast cancer cells by sulforaphane).

I ricercatori hanno affermato che: “ il cancro al seno, la seconda causa principale di morte per cancro nelle donne, può essere ostacolata inserendo nel proprio regime alimentare le verdure crocifere come il cavolo, i broccoli e i cavolfiori".

Alla medesime conclusioni, sulle proprietà antitumorali del sulforafano, e quindi, di cavoli e broccoli, sono giunti altri due studi.

Il primo ne ha rivelato l’efficacia per il cancro alla vescica (Fonte: Besma Abbaoui, Christopher R. Lucas, et al. Cruciferous vegetables, isothiocyanates and bladder cancer prevention) ed il secondo per il cancro alla prostata (Fonte: Maria Traka, Amy V Gasper, et al. Broccoli consumption interacts with GSTM1 to perturb oncogenic signalling pathways in the prostate).

Un ultimo, ma non meno importante dato, deriva da una ricerca, che attribuisce potenti proprietà antiossidanti al sulforafano contenuto in cavoli e broccoli (Fonte: Paulo M P Ferreira, Lays A R L Rodrigues et al. Cruciferous vegetables as antioxidative, chemopreventive and antineoplasic functional foods: preclinical and clinical evidences of sulforaphane against prostate cancers).

L’elenco delle verdure crocifere è molto ampio e comprende: cavolfiore, cavolo, cavolo rapa, rape, cavolo cinese, rucola, ravanello, crescione.

Per cui la probabilità che qualcuna tra queste possa piacere dovrebbe essere piuttosto alta, o no?

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