Un deficit che si riscontra più frequentemente nell’alimentazione degli atleti, in particolare in quella delle atlete, è relativo ai minerali: soprattutto calcio, ferro, zinco e magnesio (Fonte: Lukaski HC. Vitamin and mineral status: effects on physical performance).

La diminuzione nell’assunzione di minerali, generalmente, va attribuita o a misure dietetiche (restrizione di alimenti) o alla scelta di evitare di consumare prodotti di provenienza animale (Fonte: Thomas DT, Erdman KA, Burke LM. American College of Sports Medicine Joint Position Statement. Nutrition and Athletic Performance).

Gli atleti, rispetto ai non praticanti sport, hanno un bisogno più elevato di minerali o di integratori a base di minerali.

Sebbene le persone allenate perdano con il sudore una minore quantità di sostanze minerali di quelle non allenate, gli atleti presentano un fabbisogno di minerali maggiore a causa, soprattutto, dell’aumento del livello di traspirazione durante carichi intensivi.

Gli atleti che sudano molto necessitano di un apporto maggiore di minerali, tra gli altri di zinco, attraverso acque minerali o integratori alimentari.

Se gli alimenti sono molto raffinati (ad esempio, pane bianco invece del pane integrale) con l’alimentazione si assume poco zinco.

Lo zinco è importante per la crescita generale, per la crescita e la riparazione dei tessuti muscolari, per la trasformazione dell’energia e per il sistema immunitario.

Una dieta povera di proteine animali, ricca di fibre alimentari o vegetariana, generalmente, è associata ad un deficit di zinco.

Un basso livello di zinco influenza direttamente il livello degli ormoni tiroidei, il metabolismo basale e quello proteico, e così può avere un effetto negativo sulla salute e la capacità di prestazione (Fonte: Volpe SL. Micronutrient requirements for athletes).

Bambini e adolescenti hanno chiaramente un maggiore bisogno di zinco degli adulti e le attuali raccomandazioni sul suo fabbisogno (cioè 11 mg per ragazzi in età da 14 a 18 anni, 9 mg per ragazze da 14 a 18 anni e 8 mg per bambini! bambine da 9 a 13 anni) appaiono chiaramente troppo basse.

La somministrazione quotidiana a bambini di integratori o bevande contenenti 20 mg di zinco ha dato come risultato miglioramenti significativi nelle prestazioni di memoria e una maggiore velocità nei movimenti di coordinazione fine.

In generale, si può provare che lo zinco è di utilità rilevante nelle funzioni motorie, cognitive e psicosociali (Fonte: J G Penland Behavioral data and methodology issues in studies of zinc nutrition in humans).

Occorre fare attenzione, però, che una quantità eccessiva di zinco è dannosa quanto una troppo scarsa.

Quindi, anche in questo caso, tutto sta nella giusta dose.

Una carenza acuta - detta iponatriemia - è un squilibrio sempre più diffuso e talvolta molto grave, in tutti i carichi “ultralunghi” di resistenza (corsa di maratona, triathlon, ecc.).

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