Lo sforzo muscolare si traduce in importanti variazioni del livello di amminoacidi nel sangue.

Ogni tipo di sforzo (intenso o prolungato) agisce in modo diverso sui tassi di amminoacidi.

Ciò spiega in parte perché il fabbisogno di proteine, sia in forma alimentare che come integratori, vari in base all’attività praticata.

Le attività di resistenza sono associate, come i lavori di forza, a diminuzioni del livello di amminoacidi.

Da alcuni studi (Fonte: Van Hall G, Saris WH, Wagenmakers AJ. Effect of carbohydrate supplementation on plasma glutamine during prolonged exercise and recovery.) emerge che dopo uno sforzo aerobico continuo praticato per 1-2 ore da atleti allenati il calo può arrivare al 23%.

Dopo lo sforzo il calo persiste per più di sette ore. In questi casi il recupero è facilitato dall’utilizzo di integratori.

Nei triatleti, una prova di ultra maratona suddivisa in due giorni consecutivi porta a un calo del 15% del livello di amminoacidi e del 21% di BCAA.

Altri studi hanno studiato le variazioni del livello plasmatico di amminoacidi in sprinter e specialisti nel salto maschile dopo vari tipi di sforzo della durata di due ore.

Tutti gli atleti seguivano una dieta alimentare iperproteica con un apporto di 1,26 g di proteine per kg di peso corporeo.

L’esecuzione di ripetute di 60 m comporta un calo del livello di amminoacidi essenziali pari all’8%, mentre il livello di amminoacidi non essenziali aumenta del 6%.

Sono le sedute di body building a essere le più deleterie per gli amminoacidi.

Una ricerca del 2002 (Fonte: Pitkanen H1, Mero A, et al. Effects of training on the exercise-induced changes in serum amino acids and hormones.) indica che a seguito di sedute di body building il livello totale di amminoacidi diminuisce del 14%.

Il tasso di amminoacidi essenziali si riduce del 20%, mentre quello di amminoacidi non essenziali diminuisce del l2%.

Questi studi sono stati protratti per cinque settimane analizzando i livelli di amminoacidi nei medesimi atleti, i quali associavano allenamenti di atletica e body building.

Questa pratica ha provocato un calo del 19% del livello totale di amminoacidi.

Il tasso di amminoacidi essenziali è diminuito del 18%, quello di amminoacidi non essenziali del 20%.

Queste cifre illustrano l’incremento del fabbisogno proteico degli sportivi, in particolar modo coloro che seguono un programma di body building.

Risulta di tutta evidenza come l’apporto di amminoacidi senza l’utilizzo di integratori risulta particolarmente complicato.

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