Il sistema immunitario è probabilmente, anzi sicuramente, l’argomento del giorno.

Può, quindi, risultare utile una breve rassegna di tutte quelle sostanze naturali che fortificano le difese immunitarie e che potrebbero essere un compagno di viaggio per affrontare i mesi autunnali ed invernali che stanno arrivando.

Quercetina

La quercetina è un flavonoide naturale che si trova negli alimenti vegetali ed è conosciuta per essere un potente antiossidante.

Alcuni studi hanno trovato che la quercetina è un valido antinfiammatorio e potrebbe essere molto utile nell’arginare malattie infettive (Fonte: Mònica Comalada, Desirée Camuesco, et al. In vivo quercitrin anti-inflammatory effect involves release of quercetin, which inhibits inflammation through down-regulation of the NF-kappaB pathway).

Sambuco

Il sambuco è salito agli onori della cronaca per le sue qualità antivirali.

Alcune ricerche ne hanno evidenziato le proprietà, nell’ostacolare influenza e raffreddore, e indicandolo come possibile alternativa all’utilizzo dei farmaci tradizionali, antibiotici compresi (Fonte: Jessie Hawkins, Colby Baker, et al. Black elderberry (Sambucus nigra) supplementation effectively treats upper respiratory symptoms: A meta-analysis of randomized, controlled clinical trials).

Acetilcisteina

Questa sostanza, appartenente in larga misura alla famiglia degli aminoacidi, è principalmente un antiossidante, ma ha anche altre proprietà interessanti.

Si è, infatti, rivelata molto utile nel combattere la tipica influenza invernale.

Secondo gli autori di uno studio “la somministrazione di N-acetilcisteina durante l'inverno sembra fornire una significativa attenuazione dell'influenza e degli episodi simil-influenzali, soprattutto negli anziani ad alto rischio” (Fonte: S De Flora, C Grassi, et al. Attenuation of influenza-like symptomatology and improvement of cell-mediated immunity with long-term N-acetylcysteine treatment).

Informazione che, nell’attuale momento che stiamo vivendo, soprattutto tra le persone anziane, potrebbe rivelarsi quanto mai utile.

Selenio

Anche il selenio ha proprietà antiossidanti.

E anche per il selenio la possibile capacità di contrastare l’influenza, per lo meno mantenendone livelli adeguati nell’organismo, proviene da una ricerca recente (Fonte: H K Nelson, Q Shi, et al. Host nutritional selenium status as a driving force for influenza virus mutations)

Noci del Brasile, avena, semi di girasole e pesce sono buone fonti alimentari di selenio.

Zinco

Gli stati carenziali di zinco, secondo letteratura scientifica, potrebbero aumentare la vulnerabilità del sistema immunitario.

Si è osservato, in uno studio, che livelli adeguati di zinco possono ridurre i tassi di mortalità delle persone più anziane, oltre ad offrire un aumento delle difese dai rischi di infezione (Fonte: Ananda S Prasad, Frances W J Beck, et al. Zinc supplementation decreases incidence of infections in the elderly: effect of zinc on generation of cytokines and oxidative stress).

L’organismo non è in grado di accumulare scorte sufficienti di zinco, pertanto il ricorso ad integratori potrebbe essere in questo caso davvero utile.

Vitamina D

Mantenere adeguati livelli di vitamina D è tra le raccomandazioni più frequenti che vengono fatte per combattere le infezioni.

Purtroppo, come molti sanno, le fonti alimentari di vitamina D sono piuttosto limitate (tuorlo d’uovo, pesce azzurro) e la maggiore fonte di vitamina D è il sole.

È infatti attraverso i raggi del sole ed il loro contatto con l’epidermide che il nostro corpo produce vitamina D.

Va da se, che i mesi invernali sono quelli più critici, e gli integratori possono essere davvero d’aiuto.

Per quanto riguarda il suo ruolo nel potenziare il sistema immunitario una ricerca afferma “…l’effetto della vitamina D sul sistema immunitario indica che evitare gravi carenze di vitamina D migliora la resistenza del sistema immunitario agli agenti esterni e diminuisce la vulnerabilità alle malattie autoimmuni (condizione che si verifica con l'alterazione del sistema immunitario N.d.R.) (Fonte: Pieter-Jan Martens, Conny Gysemans, et al. Vitamin D’s effect on immune function).

Un altro studio rivela le qualità della vitamina D nel prevenire infezioni e patologie interessanti il tratto respiratorio (Fonte: Adrian R Martineau, David A Jolliffe, et al. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data).

In particolare lo studio indica che “l’integrazione con vitamina D non ha evidenziato controindicazioni ed ha svolto un ruolo protettivo contro le infezioni acute delle vie respiratorie in generale”.

Una raccomandazione molto importante, che purtroppo molti, volutamente o meno, evitano di fare, è la seguente.

Alti dosaggi di vitamina D sono sconsigliati in soggetti predisposti alla formazione di calcoli renali (cosiddetta urolitiasi), soprattutto per quei calcoli in cui il calcio (ossalato di calcio) ne è il componente principale.

Le ricerche lo confermano “ci sono prove crescenti che la somministrazione di colecalciferolo può aumentare l'escrezione urinaria di calcio e la formazione di calcoli renali in individui predisposti” (Fonte: Emmanuel Letavernier, Michel Daudon. Vitamin D, hypercalciuria and kidney stones).

Saccharomyces boulardii

Per la difesa del microbiota e la battaglia contro le infezioni intestinali, quindi sempre di difese immunitarie si tratta anche se a livello gastro-intestinale, interviene un lievito estratto da piante tropicali, ciliegia della Cina (litchi) e frutto del mangostano.

Uno studio rivela come questo lievito aiuti “nel ripristinare la flora intestinale danneggiata da infezioni o dall’uso intenso di terapie antibiotiche" (Fonte: Margret I Moré, Alexander Swidsinski. Saccharomyces boulardii CNCM I-745 supports regeneration of the intestinal microbiota after diarrheic dysbiosis – a review).

Vitamina A

Il sistema immunitario svolge alcune delle sue funzioni anche grazie all’intervento della vitamina A (Fonte: C B Stephensen. Vitamin A, infection, and immune function).

In particolare “la carenza di vitamina A compromette le barriere immunitarie naturali impedendone la normale rigenerazione e diminuendo la funzione dei neutrofili, dei macrofagi e delle cellule killer naturali”.

Pertanto integratori con beta-carotene e retinolo sono particolarmente utili se si tratta di potenziare il sistema immunitario.

Tè verde

Dalle foglie di tè verde (Camelia sinensis) si estraggono polifenoli che contengono le potenti catechine.

Inoltre, il tè verde contiene anche L-teanina, un aminoacido che ha effetti calmanti.

Il tè verde, attraverso le catechine in esso contenute, ha evidenziato grande efficacia nel prevenire e contrastare i sintomi dell’influenza (Fonte: Keiji Matsumoto, Hiroshi Yamada, et al. Effects of green tea catechins and theanine on preventing influenza infection among healthcare workers: a randomized controlled trial)

Ma c’è di più, perchè una recente ricerca indica nel tè verde delle potenzialità nelle terapie Anti-Covid (Fonte: Sevki Adem, Eyupoglu, et al. Identification of potent Covid-19 main protease (mpro) inhibitors from natural polyphenols: an in silico strategy unveils a hope against Corona).

Vitamina C

Antiossidante, antinfiammatorio, e prezioso alleato del sistema immunitario: queste sono solo alcune tra le proprietà possedute dalla vitamina C.

Malgrado le discordanti risultanze scientifiche, le ricerche recenti indicano che la vitamina C può accorciare la durata del raffreddore e può essere particolarmente utile nel prevenirlo, soprattutto in condizioni di intenso allenamento fisico (Fonte: Harri Hemilä, Elizabeth Chalker. Vitamin C for preventing and treating the common cold).

La capacità di combattere le infezioni della vitamina C è stata evidenziata in uno studio, in cui la somministrazione di questa vitamina, insieme a cortisolo (Hydrocortisone) e tiamina (Vitamina B1) ha ottenuto di ridurre significativamente la mortalità per sepsi o impropriamente setticemia (Fonte: Paul E Marik, Vikramjit Khangoora, et al. Hydrocortisone, vitamin C, and thiamine for the treatment of severe sepsis and septic shock: a retrospective before-after study).

Sulla base di queste evidenze si sta ora valutando l’impatto che la vitamina C potrebbe avere nella cura del Covid (Fonte: Anitra C. A new clinical trial to test high-dose vitamin C in patients with COVID-19)

Altri riferimenti scientifici indicano come la vitamina C potrebbe avere un ruolo negli stati di forte stress psicologico (Fonte: Stuart Brody, Ragnar Preut, et al. A randomized controlled trial of high dose ascorbic acid for reduction of blood pressure, cortisol, and subjective responses to psychological stress)

Berberina

La berberina si trova nelle piante del genere Berberidaceae.

Esiste una vasta letteratura scientifica sulle proprietà di questa sostanza: antitumorale, antimicrobica su batteri e virus, antinfiammatoria.

Recentemente se ne parla anche come di efficace sostanza antivirale (Fonte: Yan-Xiang Wang, Lu Yang, et al. Synthesis and evolution of berberine derivatives as a new class of antiviral agents against enterovirus 71 through the MEK/ERK pathway and autophagy).

Resveratrolo

Il resveratrolo è un polifenolo presente in natura che si trova nell’uva rossa e nera, nel cacao, nelle arachidi e nei mirtilli.

Questo polifenolo si è dimostrato essere una terapia molto valida nel prevenire e curare le patologie del tratto respiratorio, molto comuni in questa stagione e soprattutto se in concomitanza con stati influenzali (Fonte: Begoña Euba, Nahikari López-López, et al. Resveratrol therapeutics combines both antimicrobial and immunomodulatory properties against respiratory infection by nontypeable Haemophilus influenzae).

Curcuma

La curcumina, estratta dalla Curcuma Longa, è ormai sulla cresta dell’onda come potente antinfiammatorio e antiossidante.

La curcumina, però ha anche evidenziato grandi capacità di supportare le difese del sistema immunitario, ipotizzando anche per lei un ruolo come antivirale, attraverso l’incremento dei livelli cellulari di glutatione (Fonte: Shizhong Zheng, Fu Yumei, et al. De novo synthesis of glutathione is a prerequisite for curcumin to inhibit HSC activation).

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