Spesso si dice che lo sport faccia bene alla salute.

Il che è vero, purché lo si pratichi con moderazione.

Fare cyclette a velocità media tre volte alla settimana è sicuramente ottimo per la salute.

Ma se siete degli appassionati di sport o vi incuriosisce questo articolo è poco probabile che vi riconosciate in questa categoria di ‘sportivi’.

Per molti, come è anche giusto che sia, si desidera superare i propri limiti e la prestazione ha una importanza intrinseca.

Naturalmente come suggerisce il titolo sfidando i propri limiti innanzi tutto ci si logora e poi si corrono dei rischi (Fonte: Plancher KD, Minnich JM. Sports-specific injuries).

Le articolazioni vengono maltrattate, i muscoli e il cuore messi a dura prova...

In sport come l’immersione, gli esordienti familiarizzano subito con i rischi legati alla disciplina, ma per le altre attività sportive, non è sempre così.

Eppure, la letteratura scientifica riferisce numerose patologie legate strettamente alla pratica sportiva (Fonte: Meron A, Saint-Phard D. Track and field throwing sports: injuries and prevention).

È quindi bene informarsi dei problemi esistenti e in gran parte ignorati.

È sotto questo aspetto gli integratori alimentari possano essere una vera risorsa ed essere usati per prevenire, nella misura del possibile, questi problemi/rischi.

A ogni modo, è sempre opportuno consultare il medico prima di iniziare un’attività fisica ed in caso di dubbio se si riscontrano problemi.

In molti casi, gli integratori di aiuto che elenchiamo cercheranno di ovviare ai problemi incontrati dallo sportivo accelerando il recupero ed ovviando il più possibile ai “danni” dello sforzo sostenuto.

Quando col tempo si accumulano cattivi recuperi, vi è il rischio che insorgano problemi gravi.

È perciò importante comprendere i vari aspetti di quello che viene definito “recupero”.

Uno dei più grandi preparatori nell’atletica leggera il canadese Charlie Francis, ex sprinter, riassume tutta la problematica del recupero nella seguente affermazione: “uno sforzo eseguito al 95% delle proprie capacità richiede un recupero di circa 48 ore, mentre uno sforzo eseguito al 100% necessita fino a dieci giorni”.

Naturalmente, più forziamo il corpo a dare il massimo, più il recupero diventa difficoltoso.

Da questo punto di vista la cosa paradossale è che sul mercato esistono più integratori in grado di accrescere l’intensità dello sforzo (la caffeina, ad esempio) che integratori capaci di accelerare il recupero (Fonte: Shabir A, Hooton A, et al. The influence of caffeine expectancies on sport, exercise, and cognitive performance).

Un’integrazione poco equilibrata produce facilmente uno squilibrio che porta a stanchezza cronica.

Quando si parla del recupero, bisognerebbe farlo al plurale: il recupero è un fenomeno dai fattori molteplici che possiamo suddividere nelle seguenti categorie.

Recupero idrico

Durante e dopo lo sforzo è di fondamentale importanza sostituire l’acqua e il sodio eliminati durante l’allenamento.

Una cattiva reidratazione provoca stanchezza e crampi, e acuisce i problemi digestivi e immunitari.

L’integrità della massa muscolare è messa ancor più a dura prova e la rigenerazione generale risulta rallentata.

Il recupero idrico deve essere la priorità assoluta: non deve perciò richiedere più di qualche ora.

Recupero energetico

Nelle attività di resistenza è, dopo la reidratazione, un aspetto prioritario del recupero.

Dovrebbe essere abbastanza rapido purché fornisca prontamente al corpo l’energia capace di compensare lo sforzo.

Ma attività fisiche prolungate, soprattutto se si susseguono per giorni, possono porre problemi di equilibrio energetico.

Recupero micro nutrizionale

Durante lo sforzo, eliminiamo e consumiamo molte vitamine e sali minerali.

L’alimentazione e gli integratori devono permetterci di compensare velocemente le grosse perdite per evitare le carenze che ne derivano.

Recupero immunitario

Sforzi molto intensi o prolungati mettono in moto tutto il sistema immunitario (Fonte: Lancaster GI, Febbraio MA. Exercise and the immune system: implications for elite athletes and the general population).

L’attività di alcune cellule immunitarie è stimolata in maniera eccessiva, mentre altre difese sono transitoriamente inibite.

Dei validi integratori devono ridurre l’entità di questi effetti e accelerare la loro scomparsa.

Recupero dell’attività endocrina

Dopo lo sforzo anche la regolazione degli equilibri endocrini è temporaneamente alterata (Fonte: Van Hooren B, Peake JM. Do We Need a cool-down after exercise? A narrative review of the psychophysiological effects and the effects on performance, injuries and the long-term adaptive response) .

Gli squilibri non dovrebbero durare più di alcuni giorni, ma in caso di sovrallenamento le alterazioni possono accentuarsi fino a divenire croniche.

Gli integratori hanno l’obiettivo di attenuare le oscillazioni, in particolar modo per quanto riguarda gli ormoni catabolizzanti come il cortisolo.

Recupero muscolare

Il recupero muscolare è a volte il più lungo di quanto si possa sperare.

Ce ne accorgiamo quando avvertiamo un senso di indolenzimento, che richiede in genere molto per scomparire.

Fortunatamente esistono integratori molto efficaci per questo recupero.

Recupero articolare

Le articolazioni vengono spesso messe a dura prova da alcune attività sportive.

Una tecnica di esecuzione difettosa accentua il fenomeno degenerativo.

Continuare ad allenarsi nonostante le articolazioni, i tendini o i legamenti non abbiano ancora recuperato bene non sembrerà porre problemi in un primo tempo, ma a lungo andare finirà per comparire un dolore cronico dovuto all’accumulo di negligenze legate al recupero articolare.

Recupero nervoso

Il recupero del sistema nervoso, in particolare negli sport di forza, è quello che richiede più tempo.

Purtroppo esistono pochi integratori in grado di favorirlo.

Trascurare questo aspetto del recupero può portare a stanchezza cronica.

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