La melatonina andò a ruba subito dopo essere finita sulla copertina di Newsweek il 7 agosto 1995.

L’articolo pubblicato in quel numero del settimanale discuteva della capacità degli integratori di melatonina di curare l’insonnia, eliminare i disturbi dovuti al fuso orario (sindrome da jet lag), ridurre lo stress, curare la depressione; ma anche di rafforzare il sistema immunitario, prevenire le cardiopatie e come antiossidante (Fonte: Reiter RJ, Rosales-Corral S, et al. Melatonin as a mitochondria-targeted antioxidant: one of evolution's best ideas).

L’articolo di Newsweek fu seguito da una folle corsa ai negozi di alimenti naturali per comperare questa pillola miracolosa, ma una qualche cautela appare giustificata.

La melatonina (da non confondere con la melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle) è un ormone derivato dalla serotonina e secreto dalla ghiandola pineale.

La pineale, una piccola ghiandola delle dimensioni di un pisello, posta alla base del cervello, è stata fonte di curiosità sin dall’antichità.

I greci ritenevano che fosse la sede dell’anima, un concetto che fu fatto proprio da Cartesio.

Nel XVII e nel XVIII secolo i medici associarono la pazzia alla ghiandola pineale.

I medici degli inizi del Novecento ritenevano che tale ghiandola fosse in un certo qual modo coinvolta nel sistema endocrino.

L’identificazione della melatonina nel 1958 fornì la prima solida prova scientifica del ruolo essenziale svolto dalla ghiandola pineale.

I ricercatori ritengono ora che l’unica funzione della ghiandola pineale sia quella di produrre e secernere melatonina.

Anche se la funzione esatta della melatonina non è ancora stata completamente chiarita, sappiamo che è legata in modo significativo alla sincronizzazione della secrezione ormonale.

Il bioritmo naturale della secrezione ormonale è definito ritmo circadiano.

Un ritmo circadiano è un processo interno naturale che regola il ciclo sonno-veglia e si ripete approssimativamente ogni 24 ore (Fonte: What makes us sleep? Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development).

L’organismo umano è governato da un orologio interno che segnala la secrezione dei vari ormoni in momenti diversi per la regolazione delle funzioni corporee.

La melatonina gioca un ruolo critico di marcatempo biologico della secrezione ormonale e regola il ritmo sonno-veglia.

Il rilascio di melatonina è stimolato dall’oscurità e inibito dalla luce.

L’effetto antidepressivo della terapia luminosa (fototerapia) nel trattamento del disturbo affettivo stagionale è probabilmente il risultato del riequilibrio del ritmo circadiano alterato ottenuto ristabilendo l’appropriata sintesi e secrezione di melatonina da parte della ghiandola pineale.

La compromissione della funzione della ghiandola pineale potrebbe essere la principale causa del disturbo affettivo stagionale (SAD) e della sindrome da jet lag.

Effetti benefici

Oltre al ruolo svolto nella sincronizzazione della secrezione ormonale, gli integratori a base di melatonina possiedono anche effetti antiossidanti, che spiegherebbero alcuni risultati di studi svolti sui ratti, secondo i quali i supplementi di melatonina allungano la vita.

Il significato clinico degli effetti antiossidanti della melatonina non è stato completamente chiarito.

E difficile comunque immaginare che tali effetti siano superiori a quelli della vitamina C, della vitamina E e di altre sostanze antiossidanti somministrabili a concentrazioni assai più elevate.

Alcuni studi indicano che la melatonina ha anche alcuni effetti antitumorali.

Forme disponibili

La melatonina è disponibile sotto forma di compresse, capsule e pillole sublinguali.

Non esistono prove chiare della superiorità di una forma rispetto a un’altra.

Jet lag

Diversi studi in doppio cieco dimostrano che la melatonina è molto efficace nella sindrome da jet lag, anche se non vi è accordo tra i ricercatori sulla dose da assumere.

Alcuni consigliano di cominciare l’assunzione di melatonina qualche giorno prima della partenza (soprattutto se si viaggia verso est), all’inizio del sonno.

Altri raccomandano di assumerla solo una volta, la prima sera dopo l’arrivo nella nuova destinazione: in questo modo si evita il rischio di sonnolenza estrema, che talvolta può manifestarsi, se la melatonina non viene assunta al momento giusto.

Insonnia

Gli integratori di melatonina hanno un ruolo importante nell’induzione del sonno (Fonte: Touitou Y, Reinberg A, Touitou D. Association between light at night, melatonin secretion, sleep deprivation, and the internal clock: Health impacts and mechanisms of circadian disruption).

L’insonnia potrebbe essere causata da una bassa secrezione notturna di questo ormone.

Diversi studi clinici in doppio cieco mostrano che gli integratori di melatonina sono molto efficaci nell’indurre il sonno.

Oltre a non avere alcuna controindicazione nota, assumere integratori con melatonina non equivale certo al consumo di sonniferi.

©Copyright - Tutti i diritti riservati Nessuna licenza